mercoledì 10 giugno 2015

Domani il rientro di Astrosamantha... salvo imprevisti.

foto ESA - Samantha indica la Soyuz con la quale avverrà il rientro
Sono in corso i preparativi per consentire il rientro, dopo duecento giorni, di Samantha Cristoforetti ed i suoi compagni di missione dalla Stazione Spaziale. 

Mancano infatti poche ore e pochi spiccioli di minuti ma i giorni di calendario alla fine, saranno 200 esatti

Samantha Cristoforetti ha trascorso nello spazio un tempo superiore a quello previsto, così come anche i suoi due compagni di viaggio nella missione Futura, il cosmonauta russo Anton Shklaperov e l’astronauta statunitense Terry Virts, che sono partiti insieme a lei il 23 novembre scorso dalla base in Kazakistan a Baikonur.


Gli imprevisti però sono sempre in agguato (oltre ai detriti spaziali da evitare durante le orbite della ISS) e secondo quanto comunicato poche ore fa dalle agenzie spaziali RKA e NASA, attorno alle ore 17.30 italiane del 9 giugno è avvenuta un’accensione accidentale dei razzi di manovra della Soyuz TMA-15M, ovvero quella destinata a riportare a terra la nostra Samantha.
Dal centro di controllo missione di Houston è giunto l’ordine improvviso e perentorio di chiudere i coperchi protettivi degli oblò del lato USOS della ISS a causa di un improvviso ed inaspettato cambiamento dell’assetto del complesso orbitale.

Il controllo della stazione spaziale è stato passato quindi al computer installato nel lato russo della stazione, nel modulo Zvezda, dal quale si comandano i razzi di manovra, e si è provveduto a ripristinare il corretto orientamento del massiccio complesso orbitale.

L’accensione ha comunque causato una lievissima alterazione dell’orbita della ISS, che potrebbe avere alcuni riflessi sugli orari previsti per il rientro di Samantha Cristoforetti, Anton Skaplerov e Terry Virts.
Gli astronauti sono ovviamente tutti illesi e hanno proseguito con i preparativi pre-distacco, tuttavia è innegabile la natura potenzialmente pericolosa dell’evento, che va a sommarsi ai vari incidenti accaduti nel corso degli ultimi mesi in tutti i programmi spaziali russi (ricordiamo i problemi ai lanciatori Proton e Soyuz, tra gli ultimi).

Detto ciò, si incrocino le dita e si segua l'evento con la dovuta apprensione e soprattutto concentrazione da parte di tutti i tecnici addetti all'operazione.

Una volta lasciata la Iss, il viaggio di ritorno sarà brevissimo: circa 200 minuti (che strana combinazione numerica...), cioè 3 ore e 20’ ovvero il tempo per tuffarsi nell’atmosfera da 400 chilometri di altezza e atterrare (più o meno bruscamente) nella steppa kazaka alle 15,43 (ora italiana) di giovedì 11 giugno. In orbita restano l’americano Scott Kelly e i russi Mikhail Kornienko e Gennady Padalka. 

AstroSamantha ha stabilito il record di durata per una donna in una singola missione nello spazio, primato che dal 2007 con 195 giorni era nella mani di Sunita Williams. Il record assoluto di permanenza di una donna nello spazio resta a Peggy Whitson, che in due missioni passò 376 giorni a bordo della Iss.

La missione è un successo continuo di risultati e di public relations e ogni attività svolta da Samantha ha avuto grandi consensi ed attenzione.

Moltissime le foto scattate e gli interventi in collegamento con la ISS di scuole o eventi degni di nota ma soprattutto è stato significativa la grande simpatia e cordialità con la quale Samantha è riuscita a trasmettere il proprio entusiasmo e la propria soddisfazione per ciò che sta facendo.

Attendiamo quindi il rientro confidando di assistere alla conclusione della missione con un ulteriore grande successo. 


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